Collaborazione Pubblico-Privato? Cosa intende Regione Lombardia?

 

Le risorse che il PNRR mette a disposizione per ristrutturazione, nuova edificazione e dotazioni strumentali e tecnologiche di Case della Comunità e Ospedali di Comunità configurano interventi rivolti alle aziende sanitarie pubbliche, unici possibili destinatari dei fondi.

Regione Lombardia individua una proposta di allocazione delle risorse di investimento del PNRR all’interno di un quadro programmatorio più generale:

  • si sottolinea che, all’interno di un modello di SSR sussidiario, va approfondita la possibilità di realizzare strutture che svolgano le medesime funzioni previste dalle CdC/OdC, ma gestite da erogatori privati accreditati e di attivare forme di collaborazione fra soggetti pubblici e privati nella conduzione di tali strutture
  • si prospettano diverse forme di collaborazione:
  • sperimentazioni gestionali, ai sensi dell’art 19 delle LR 23/2015, attraverso le quali è possibile affidare attività sanitarie, sociosanitarie e sociali, attraverso la riqualificazione dei servizi, l’ammodernamento delle strutture e l’utilizzo di nuovi modelli organizzativi. Le sperimentazioni gestionali sono autorizzate dalla Giunta regionale, hanno di norma durata massima quinquennale e possono essere prorogate una sola volta per uguale periodo. Al termine della sperimentazione, sulla base degli esiti positivi della stessa, la Giunta regionale può autorizzare la stabilizzazione del modello gestionale, procedendo alla definitiva autorizzazione, all’accreditamento e alla contrattualizzazione del soggetto gestore o, in caso contrario, ne dichiara la cessazione;
  • progetti Partenariato Pubblico Privato (PPP) ai sensi del Dlgs 50/2016, nel quale un soggetto privato assume un’iniziativa per la realizzazione e gestione di opere e servizi di interesse pubblico.

Non si esclude quindi che già nella fase attuativa del progetto di sviluppo delle CdC possano essere messe in atto tali forme di collaborazione, anche per ridurre, secondo la Regione, il carico di investimento pubblico e renderlo compatibile con le risorse che il PNRR può mettere a disposizione.

E’ possibile quindi che il settore privato possa contribuire alla realizzazione del disegno di potenziamento dell’assistenza territoriale anche oltre le indicazioni di questo progetto.

Il dimensionamento effettivo della CdC terrà conto dell’offerta già esistente sul territorio delle prestazioni richieste, erogata da soggetti privati accreditati e relativa allo stesso set di pazienti. Si tratta, in sostanza, di completare l’analisi dei fabbisogni rispetto all’offerta erogativa pubblica o privata accreditata già presente.

Questo schematicamente ciò che ha enunciato Regione Lombardia e la direzione che vuole proseguire è purtroppo molto chiara.