Segnalibro

 

Fondazione Onda dedica alla pandemia da Covid-19 l’edizione 2021 del Libro bianco con l’obiettivo di tracciare una panoramica ad ampio raggio che si proietta sulle sfide future che ci attendono. Partendo dall’analisi degli aspetti clinico-epidemiologici dell’infezione da nuovo coronavirus SARS-CoV-2 in ottica di genere, si approda all’impatto nel breve e lungo termine sulla salute psico fisica e sulle principali patologie croniche. 

Nel 2020, l'amministrazione Trump ha deciso di abbandonare l'OMS proprio mentre l'agenzia si trovava a fronteggiare la più importante crisi sanitaria della sua storia, ancora in corso. L'accusa frontale all'OMS di aver coperto l'opaca gestione dell'epidemia da parte della Cina, origine del virus, rivela quanto sia facile per l'agenzia diventare il capro espiatorio di un conflitto geo-politico tra paesi, in questo caso due potenze mondiali. Non è la prima volta che l'OMS si trova sotto tiro. In altre occasioni epidemiche si è mossa con incertezza, talora sbagliando. Ma la qualità del suo operato dipende molto da quella dell'intervento dei governi, ovvero dei soggetti titolari dell'organizzazione. Per valutarne le decisioni serve ripercorrere la sua storia, capirne il mandato, i meccanismi di finanziamento, le tensioni che attraversano la sua gestione. Questo libro vuole fare chiarezza, con un'analisi schietta, sul funzionamento dell'OMS, sulle influenze esterne cui è esposta, sulle responsabilità dei diversi "portatori d'interesse". Il libro fa riferimento al contesto del Covid-19 e al ruolo dell'Organizzazione nelle emergenze sanitarie, ma l'intento è richiamare l'attenzione sulla sfida più grande: la tutela del diritto alla salute e l'azione della politica per promuoverne la realizzazione. Un obiettivo che richiede una OMS autorevole e credibile, all'altezza di un mondo che aspira sul serio a dotarsi degli strumenti per difendersi dalle nuove crisi sanitarie che già si prospettano all'orizzonte.